I Colleghi romani venerdì scorso, nel corso dell’assemblea degli iscritti, hanno approvato il nostro bilancio partecipato 2015 sul quale avevano già espresso unanime apprezzamento i revisori legali nominati dal Presidente del Tribunale.
In particolare, il conto consuntivo dell’anno 2014 è stato approvato con un solo astenuto e il bilancio preventivo per l’anno 2015 con soltanto tre astenuti.
Nessuno dei colleghi presenti ha votato contro l’approvazione.
Nel corso della successiva assemblea straordinaria sono state approvate anche tante nuove utilità proposte dal Consiglio come, per esempio, il rinnovo della PEC e il servizio di fatturazione digitale per ogni iscritto.
Ecco uno stralcio della relazione del Consigliere Tesoriere Galletti, presidente della nostra Associazione “Azione Legale”:
Gentili Colleghe e cari Colleghi,
Il bilancio dell’esercizio 2014, di cui la Nota integrativa che è compresa nel libello che vi è stato distribuito costituisce parte integrante, corrisponde alle risultanze delle scritture contabili ed è redatto nel rispetto del principio della chiarezza e con l’obiettivo di rappresentare in modo corretto la situazione patrimoniale finanziaria dell’Ordine e il risultato economico dell’esercizio.
Come indicato nel nuovo Regolamento di Amministrazione, contabilità, bilancio e controllo, approvato nell’Adunanza dell’11 dicembre 2014, la struttura e il contenuto del consuntivo annuale fa riferimento alle disposizioni degli articoli del codice civile dal 2423 al 2426. Conseguentemente il conto consuntivo è costituito da: stato patrimoniale, conto economico, nota integrativa.
Accanto all’importo di ogni voce dello stato patrimoniale e del conto economico è stato riportato il corrispondente valore dell’esercizio precedente relativo all’anno 2013.
Peraltro, nello stato patrimoniale relativo all’anno 2014, nella colonna dell’anno 2013, è stato indicato un “Utile o perdita d’esercizio” pari a zero, poiché l’Assemblea degli Iscritti in data 27 giugno 2014 ha autorizzato la riduzione degli “Utili esercizi precedenti” ad euro 2.831.808, così coprendo la perdita dell’esercizio 2013 pari ad euro 637.485.
Come è noto, l’Ordine degli Avvocati di Roma, oltre all’Attività Istituzionale, svolge anche l’Attività di Mediazione (attività commerciale).
Conseguentemente, il conto consuntivo è costituito dalle risultanze contabili delle due Attività che, per maggiore chiarezza, sono rappresentate separatamente nei prospetti del bilancio e commentate alle varie voci.
Nella redazione del bilancio d’esercizio sono stati osservati i seguenti principi generali:
– la valutazione delle voci è stata operata secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività;
– si è tenuto conto dei proventi e degli oneri di competenza dell’esercizio, indipendentemente dalla data dell’incasso o del pagamento;
– si è tenuto conto dei rischi e delle perdite di competenza dell’esercizio anche se conosciuti dopo la chiusura di questo;
– per ogni voce dello stato patrimoniale e del conto economico è stato indicato anche l’importo della voce corrispondente dell’esercizio precedente.
Per gli Iscritti morosi a tutto il 2012 il Consiglio, con l’attività svolta (avviata a febbraio 2014), ha convocato ben n 1.513 professionisti.
Le procedure di irreperibilità sono state n. 82.
I professionisti sospesi sono stati n. 108 e quelli da riconvocare sono n. 116.
I ricorsi inoltrati al CNF sono stati soltanto n. 3.
Dunque, gli irreperibili, i colleghi da riconvocare e i sospesi sono in totale n. 309 per un totale dovuto di euro 232.189.
Pertanto, ben n. 1.204 professionisti hanno regolarizzato la loro posizione.
E’ impegno del Consiglio completare le operazioni di recupero dei crediti verso gli iscritti relativi agli anni 2013 e 2014 nel corso del 2015. Peraltro, a copertura di eventuali inesigibilità è stato istituito un fondo svalutazione crediti di euro 60 mila.
Anche per il 2014 le quote contributive sono state quelle deliberate nell’adunanza del Consiglio del 18 aprile 2013 e precisamente:
¨ Cassazionisti da euro 200,00 ad euro 150,00;
¨ Avvocati da euro 135,00 ad euro 110,00 (comprensiva della quota del CNF);
¨ Praticanti Abilitati da euro 75,00 a euro 60,00;
¨ Praticanti da euro 70,00 a euro 50,00.
Le altre entrate ,che troverete meglio specificate nel testo che vi è stato distribuito, si riferiscono a nuove iscrizioni di Avvocati e Praticanti ed a pareri e conciliazioni.
Per l’attività della mediazioni sono stati conseguiti maggiori ricavi a seguito del notevole sviluppo dell’attività.
Per servizi i costi più rilevanti sono stati quelli relativi alla realizzazione, alla gestione e implementazione dei servizi telematici in favore degli Iscritti per euro 128 mila (biblioteca online, modifiche albo informatico, gestione elenco difensori di ufficio, definizione contratto elerning, ecc.) e alla stampa delle due riviste Istituzionali per euro 127 mila.
I servizi relativi all’attività di mediazione si sono notevolmente incrementati per effetto della maggiore attività e del conseguente riconoscimento di compensi ai Mediatori, pur non essendo stati previsti nel preventivo approvato nel corso dell’Assemblea del 28 giugno 2014.
Il risultato economico dell’esercizio 2014 è negativo per euro 809.269 in ragione, prevalentemente, della riduzione dei contributi iscrizionali già deliberata all’unanimità dal Consiglio in data 18 aprile 2013 sia per l’anno 2013 e sia per l’anno 2014, ciò nonostante inferiore con il preventivo approvato dall’Assemblea Ordinaria nello scorso mese di giugno 2014, che consentiva una perdita globale di esercizio per euro 813.510.
L’equilibrio patrimoniale dell’Ordine è stato comunque assicurato, poiché, come già indicato nel preventivo 2014, approvato nel corso dell’Assemblea Ordinaria del mese di giugno 2014, il risultato negativo trova ampia copertura negli avanzi economici degli esercizi precedenti di globali euro 2.831.808 che si ridurranno ad euro 2.022.539.
Il preventivo economico dell’anno 2015 presenta un risultato positivo di euro 21.482.
In particolare, l’Ordine di Roma dal 2015 gestisce anche le somme necessarie per il funzionamento del CDD i cui costi sono ripartiti fra i vari Ordini del Distretto, come previsto dal Regolamento del Consiglio Nazionale Forense (n. 2 del 21 febbraio 2014), sulla base degli iscritti al 30 novembre 2014.
Per l’attività di mediazione il risultato previsto è per la prima volta in pareggio ed i ricavi previsti risultano pari ad euro 720 mila; peraltro, i costi previsti includono anche la previsione di un compenso ai Mediatori per l’attività svolta nella misura che è stata calcolata sulla base del precedente relativo all’anno 2014.
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Da ultimo, consentitemi cari amici e colleghi di rispondere in questa sede e pubblicamente (e, dunque, senza tediare con mail massive anche i colleghi che oggi non sono presenti e ai quali perciò poco importa del bilancio del proprio Ordine), alle speculazioni di taluni denigratori, per così dire, “professionali” della nostra Istituzione i quali, in cerca di una qualche visibilità, come tarantolati, in occasione dell’approvazione di ognuno degli ultimi bilanci, non hanno mancato di gridare allo scandalo, prefigurando scenari catastrofici, se non addirittura apocalittici.
Già lo scorso anno avevo fatto tesoro dell’insegnamento di Oscar Wilde secondo il quale “non è mai utile discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza”.
Quest’anno però, pur citando Metastasio che ci ricorda come “ciascun dal proprio cuor l´altrui misura” e che, dunque, ci ammonisce sul fatto che purtroppo sovente l’essere umano è portato ad attribuire agli altri sentimenti e motivazioni commisurate al proprio livello, ci tengo a chiarire quanto segue.
1) Né il Consigliere Tesoriere Galletti ha proposto, né il Consiglio ha deliberato l’aumento della contribuzione a carico degli iscritti nell’anno in corso, anzi con delibera unanime del Consiglio del 18.4.2013 questa è stata ridotta per gli anni 2013 e 2014 e, per l’anno corrente, la misura della contribuzione è rimasta quella ordinaria, senza aumenti di sorta in ragione nell’attuale stato di prorogatio del Consiglio, conseguente al noto contenzioso amministrativo avverso il regolamento ministeriale per il rinnovo degli Ordini.
2) L’art. 29 co. 4 della legge di riforma professionale (L. 247/2012) impone che la misura della contribuzione nei confronti degli iscritti garantisca il pareggio di bilancio del Consiglio.
E, del resto, già il D. Lgs. Lgt. 382/1944 prevedeva la possibilità di fissare una tassa annuale a carico degli iscritti “entro i limiti strettamente necessari a coprire le spese”.
Era, dunque, palesemente errata e ingiusta la previsione di avanzi di bilancio abnormi, costruiti negli anni nel corso di precedenti consiliature, mettendo, per così dire, “le mani nelle tasche” degli Iscritti, vessati con inutili sacrifici ed esborsi tanto più odiosi e ingiustificati in un periodo di perdurante crisi come quello attuale.
Ecco, cari Amici e Colleghi, questo Consigliere Tesoriere e questo Consiglio, a fronte dei tantissimi servizi offerti, hanno limitato al minimo indispensabile la quota di contribuzione richiesta, al punto che siamo l’Ordine più grande e più importante d’Italia, ma anche quello che grava meno sulle tasche degli Iscritti.
Vi chiedo, dunque, approvando il bilancio, di consentirci di proseguire nella strada e nella direzione giusta per il bene comune della famiglia forense romana.
Grazie a voi tutti per la partecipazione e l’affetto che, sono sicuro, non ci farete mancare neppure questa volta!