Lo scorso martedì 6 dicembre ho rassegnato le dimissioni da Consigliere e Presidente dell’Ordine forense capitolino per assumere nel termine perentorio previsto per legge la carica di componente del comitato dei delegati di Cassa forense.
Avverto perciò l’esigenza di ringraziare tutti i colleghi che mi sono stati vicini, i meravigliosi dipendenti ed i collaboratori del Consiglio ed i Consiglieri che mi hanno offerto il privilegio di servire l’istituzione in un quadriennio che, nonostante la drammatica crisi pandemica ed economica, ha consentito, lavorando tutti al massimo delle nostre possibilità, giorno per giorno, di migliorare le condizioni della vita professionale della nostra famiglia forense romana.
Sarebbe inutile adesso passare in rassegna la straordinaria attività posta in essere, ma voglio ricordare, a titolo esemplificativo, le tante battaglie affrontate insieme durante la pandemia a difesa dell’idea stessa di Giustizia e per consentire la prosecuzione della giurisdizione, le iniziative ed i provvedimenti a tutela della parità di genere, le relazioni internazionali nuove e quelle consolidate, la difesa dell’equo compenso dinanzi a tutti i gradi della giurisdizione amministrativa (anche oltre la competenza territoriale del Distretto romano), la difesa delle prerogative consiliari in materia di opinamento dinanzi alla Suprema Corte, la creazione di un filo diretto con la famiglia forense mediante l’istituzione di un nuovo Dipartimento comunicazione che ha trasformato l’Ordine in quella casa di vetro che volevamo diventasse (con l’attivazione di tutti i profili social, l’integrale rinnovo del sito istituzionale ed una nuova applicazione per la telefonia mobile), la nuova formazione a distanza gratuita e di eccezionale qualità, il servizio di coworking gratuito, il rinnovamento delle nostre riviste, i tamponi – anch’essi gratuiti – durante la pandemia, il protocollo con la Corte di Appello per le copie esecutive telematiche prima che il legislatore introducesse la relativa previsione, l’ottenimento della introduzione del fascicolo telematico nel settore penale, gli interventi per difendere e garantire il patrocinio a spese dello Stato, la crescita e lo sviluppo della scuola forense, dell’ente di mediazione, dell’organismo per la gestione della crisi da sovraindebitamento, della onlus, la totale informatizzazione di tutti i servizi offerti dal Consiglio che oggi sono fruibili integralmente da remoto, la conferma ed prossimo rilancio dei collegamenti con i servizi anagrafici e tanto altro ancora.
L’avvocatura romana, che in passato era stata relegata ai margini anche a livello nazionale, è tornata ad essere un interlocutore rispettato, autorevole ed ascoltato delle forze politiche e della magistratura, riuscendo finalmente ad esprimere oggi, dopo tanti anni, un componente del consiglio di amministrazione della Cassa forense e, per la prima volta, il coordinatore nazionale dell’OCF, oltre al Presidente del Consiglio Distrettuale di Disciplina.
Questi risultati sono di sicuro conforto adesso che è il momento di lasciare, dopo aver completato il numero di mandati consentiti dal legislatore, senza inutili forzature.
Come tutte le esperienze della vita, anche questa mia esperienza consiliare – che mi ha visto prima Consigliere, poi Consigliere Tesoriere e, infine, Presidente – si chiude ed è necessario voltare pagina.
È doloroso, certo, ma è anche giusto così per lasciare spazio a nuove energie e a nuove passioni che sapranno guidare al meglio per il futuro la nostra amata istituzione.
È più facile salutarsi quando si ha la consapevolezza di aver profuso il massimo dell’impegno e di aver seminato bene e la fortuna di vedere quei semi germogliare nell’impegno e nella determinazione dei tanti colleghi che ci sono stati accanto in questi anni difficili e che, anche in queste ore, mi manifestano affetto, gratitudine ed amicizia ben oltre ogni mio merito ed aspettativa e di quelli che hanno inteso proseguire il loro impegno nella politica forense e al servizio delle istituzioni, proponendosi generosamente per raccogliere la sfida della prossima consiliatura.
Antonino Galletti
@avvgalletti