Con tutti i professionisti lo scorso sabato 13 maggio abbiamo manifestato insieme a Roma per chiedere un compenso equo che consenta di salvaguardare dignità, decoro e qualità della prestazione professionale anche mediante il ripristino di quei Minimi Tariffari che la Corte di Giustizia Europea, con la nota sentenza depositata in data 8 dicembre 2016, ha ritenuto perfettamente legittimi e che costituiscono una garanzia sopratutto per i cittadini, proprio perché consentono ad ogni professionista onesto e diligente di lavorare con dignità e decoro.
Queste le nostre condivisibili richieste: compenso dignitoso e rispettoso del ruolo costituzionale dell’Avvocatura, previdenza equa e sostenibile, riduzione della pressione fiscale opprimente.
Il nostro COA di Roma, sin dall’inizio nel comitato organizzatore, è stato sempre in prima fila per assicurare il successo dell’iniziativa, nonostante gli immancabili gufi e le civette.
Dopo la manifestazione, è entrata prepotentemente nel dibattito politico nazionale la questione del ripristino dei minimi tariffari inderogabili (ci sono stati ampi servizi su TG1, TG5 e Sky e la stampa nazionale ha trattato approfonditamente la questione); così, per esempio, ha commentato il Presidente della IX Commissione “Lavoro pubblico e privato “alla Camera dei Deputati, on. Cesare Damiano: la riuscita sulla manifestazione di sabato di #NOI PROFESSIONISTI sollecita l’esigenza di un equo compenso e delle tariffe minime per i liberi professionisti. La società ha la necessità di fissare standard normativi e salariali inderogabili per il lavoro dipendente ed autonomo.
Speriamo sia la (s)volta buona.